domenica 24 gennaio 2010

FINALMENTE IL RACCONTO DI GENNAIO 2010

Per chi ha saputo pazientare e domare la frenesia dell'attesa, ecco finalmente online

Il fascino superficiale della bufera

Un racconto nato da voi e stravolto da noi. Chi ha contribuito saprà ritrovarsi nei corsivi e nei ringraziamenti.

Un grazie roboante a tutti i "pellegrini" e "contribuenti" e appuntamento al 1° di febbraio per il prossimo spunto!

Buona lettura e
buona visione.

19 le vostre impronte:

Anonimo ha detto...

Bello il racconto, siete bravi. Avete accontentato tutti i "contribuenti" ma attenzione alla lunghezza! Continuate, vi leggerò.

Aly ha detto...

Ho il tuo e il "nostro" racconto.. tutto d'un fiato, cosa che faccio di solito con quei romanzi che m'appassionano. E questo ne fa di certo parte. Bello ritrovare le mie parole inserite nel flusso della storia, bella di per sè la storia, ma bella di quei sorrisi amari.. mentre la lettura mi prendeva i miei occhi vedevano oltre lo schermo del pc, vedevo quella persona, il protagonista, nelle mille facce anziane che ho visto e vedo in giro..
io adoro scrivere e trovo questa tua (o vostra, nn so quanti siete dietro a questo blog)idea favolosa..
ottimo lavoro amico, veramente ^^
a presto...

metropoleggendo ha detto...

grazie Aly per il contributo e per il commento: una buona iniezione di incoraggiamento per continuare a raccontarci. insieme. a presto

mk ha detto...

...perchè anche i ritardi possono essere aspettati...
trascinante e travolgente: la superficie è solo apparente:)))
Bello Metro.:)

metropoleggendo ha detto...

Grazie Moni, merito del libro di ricette! E degli ingredienti, i vostri.

kadija ha detto...

ben scritto...scorrevole...veritiero...a tratti cinico...a tratti molto toccante...Grazie!

metropoleggendo ha detto...

grazie a te Kadija, per aver contribuito con lo spirito giusto

Mk ha detto...

E vabbuò.Il merito è di tutti.Non basta un libro di ricette per essere cuochi:bisogna saper cucinare.MI intriga non poco la storia soprattutto vita con gli occhi di un anziano che avverte fremiti del cuore.Spesso non tendiamo a considerare questo aspetto e sbagliamo.Pensa che in un ristorante dove vado in estate a gaeta fanno la domenica serate danzanti e sono tutti gli anziani che ballano con uno sprint e una grinta strepitosi.E i giovani li stanno a guardare.L'età è solo un numero anagrafico:)).
Un abbraccio
mk

metropoleggendo ha detto...

Mk poi mi passi l'indirizzo di sto posto a gaeta che così l'estate prossima m'organizzo. comunque hai ragione: è interessante provare a indagare sensazioni che conosciamo poco. un abbraccio a te

Mk ha detto...

Metro...se mi vuoi trovare a luglio e agosto là sto:sulla piana di sant'agostino sperando che il mare restituisca un pò di sabbia visto che se l'è mangiata tutta.Là rinasco a miglior vita :)nel senso che mi riapproprio di me stessa del mio tempo e mi perdo nel mare .Troopo bello:))))Il posto è una trattoria senza pretese a carattere familiare dove si paga poco e si mangià casalingo una buona alternativa quando in estate non ti vuoi rifugiare nella solita fresella:)))

digito ergo sum ha detto...

bravi. 'sta cosa mi garba. ogni tanto una ventata sperimentale fa bene, spazza il cortile dalla corteccia cerebrale fossilizzata. (ora rileggo il commento, che le cose son due, o ho scritto una cosa figa appalla, oppure una minchiata e, al momento, propendo per la seconda). detto per inciso, mi sento come gasparri, quasi mai d'accordo con ciò che dice. mah...

metropoleggendo ha detto...

Digito, peccando di parzialità, preferisco propendere per la "cosa figa appalla"! Grazie appalla

Musa e Uno ha detto...

Bravi

metropoleggendo ha detto...

Grazie Uno, per il complimento e per aver giocato con noi

Gians ha detto...

Ci sta uno sforzo davvero enorme per mettere insieme un racconto come quello che hai realizzato. Fai in modo che tu abbia sempre lo stimolo per proseguire, mi piace l'idea, ma mi piace anche tu veda tutto questo con leggerezza e senza impegno. Credimi alla lunga paga. Notte.

metropoleggendo ha detto...

Gians grazie! E' un gioco e va visto con questo spirito. Per mettere insieme piccoli pezzi di persone e di vite lontane. Notte a te

Musa e Uno ha detto...

A volte mi viene difficile esprimere un'opinione, non vorrei scadere nel banale, ma sento di essere stato troppo conciso..

Mi è piaciuto molto il modo con il quale avete spersonalizzato gli interventi, senza per questo sembrare fuori luogo ma, anzi, regalando un'interpretazione ed un punto di vista diverso, significante nel contesto del racconto.

Quindi grazie a voi! è stato bello aspettarvi e leggervi.

metropoleggendo ha detto...

Uno grazie ancora, anzi di più. Sperando di ritrovarti anche nel racconto del prossimo mese

dizaon ha detto...

e quando mai temo lo psicanalista ? E' lui che respinge i miei appuntamenti, cercando sempre una scusa idiota...